SPEDIZIONI GRATUITE PER ORDINI SUPERIORI A € 300
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F.a.q.

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Informazioni per e post vendita.

Nelle province di LE, BR e TA ci pensiamo noi, in qualsiasi altra parte del territorio nazionale lo può installare il tuo idraulico di fiducia. Seguendo le indicazioni che troverai in un etichetta con dei codici QR all’interno della confezione, prenoterai l’avviamento dell’apparecchio tramite il nostro centro di assistenza BWT più vicino.

Il centro di assistenza BWT che avrà fatto l’avviamento si occuperà delle manutenzioni ordinarie e straordinarie.

La microfiltrazione a 0,5 micron elimina dall’acqua sedimenti, cloro, cloro derivati, metalli pesanti; l’ultrafiltrazione a 0,02 micron elimina anche microplastiche e batteri; l’osmosi inversa a 0,0001 micron abbatte il residuo fisso portando l’acqua da minerale a oligominerale.

Assolutamente no. Diversamente da quanto alcuni pensano, l’osmosi inversa non elimina TUTTI i minerali, ma la rende più leggera. A titolo di esempio menzioniamo l’acqua Levissima, Mangiatorella, Sant’Anna per avere un paragone di caratteristiche saline simili. Inoltre negli impianti a osmosi inversa è sempre presente un by pass dove l’utilizzatore può autonomamente intervenire per modificare la salinità dell’acqua al proprio gusto.

Noi suggeriamo di cambiarli una volta ogni sei mesi, specialmente nella microfiltrazione, mentre per gli impianti a osmosi la prefiltrazione ogni 6/12 mesi al massimo, mentre le membrane osmotiche in base all’uso e alla qualità dell’acqua. Mediamente ogni 4 anni.

L’acqua erogata dall’Acquedotto rispetta le normative in materia di igiene e sicurezza ed è garantita potabile fino al contatore. Installare un sistema di filtrazione ne migliora le caratteristiche organolettiche eliminando il cloro e può essere affinata con il sistema che più si addice ai gusti dei membri della famiglia.

Non siamo medici né specialisti, ma una risposta molto chiara la potete trovare sul sito dell’AIRC in merito a diete alcaline al seguente link: https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/la-dieta-alcalina-puo-combattere-il-cancro

Addolcire l’acqua significa eliminare il calcare in eccesso, quindi un’acqua con durezza a 30 °F si può portare per esempio a 7 °F. Se la fonte è acqua potabile rimane tale e quale, quindi con nessun rischio per la salute. Avrà un gusto più ‘leggero’ e sarà più piacevole berla. Consigliamo comunque sempre un sistema di affinamento sotto il lavello della cucina per togliere il cloro e altre sostanze che possano dare un gusto poco gradevole.

Addolcire l’acqua, specialmente dove si superano 15 gradi francesi di durezza, è fondamentale per tenere pulite da incrostazioni tutte le tubature dell’impianto idrico, lavatrici, lavastoviglie, scaldabagni, pannelli solari, la rubinetteria, i box doccia ecc.. Un’acqua addolcita permette un grande risparmio energetico in quanto l’acqua calda sanitaria impiega meno tempo per raggiungere la temperatura desiderata, e inoltre si risparmia molto con il consumo di detersivi. Si stima un risparmio economico di almeno 500/800 euro l’anno installando un’addolcitore lì dove l’acqua è dura. Da tutto ciò ne consegue che l’installazione ha senso se viene effettuata per tutto il sistema idrico, quindi a monte dell’impianto, proprio all’ingresso della struttura o abitazione. La Legge prevede inoltre l’obbligo di installare un’addolcitore dove sono presenti oltre 15 °F e caldaie superiori a 100.000 KW.

Da diversi anni inoltre, l’addolcitore rientra nei piani di riqualificazione energetica, permettendo così anche il recupero del 50% della spesa.

I sistemi di affinamento acqua hanno dei costi di manutenzione molto bassi,  quindi la vera spesa per il cliente e il guadagno per chi li vende sta nell’acquisto, cosa che si può fare anche con piccole quote mensili con noleggio o finanziamento. Alla fine del periodo pattuito l’impianto viene riscattato, o riformulare un altro noleggio cambiando per esempio modello o acquistandone un altro nuovo.

Chi promette impianti ‘gratuiti’ ha la naturale necessità di rientrare con le spese e fornire tutte le garanzie e l’assistenza necessaria pre e post vendita, oltre che retribuire i propri dipendenti. Ne consegue che proporrà comunque una formula in cui l’impianto in realtà verrà pagato, o come noleggio o come manutenzione, ma senz’altro non potrà veramente ‘regalarlo’, pena la chiusura per fallimento dell’attività in poco tempo.

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